mercoledì 6 novembre 2019

Sussurri della Semina -V-

Spettrali come sussurri, le voci di Lhé e Szotlan si mescolarono nel rito della Pronuncia che Ahn aveva insegnato loro. Formarono una voce, prima ancora della parola. Obbedendo alle leggi della sincronia, secondo i precetti di Ahn, la voce creò la sillaba "Tla", che catalizzò dei due celebranti le energie necessarie all'atto della Plasmazione. Venne allora la sillaba "o", e Szotlan provò un dolore che fino a quel momento era appartenuto solo a Lhé; tale era la perfidia di quel sentimento che il Primo Sangue trascese i limiti della sua pur perfetta natura per guadagnare la concentrazione utile a non perdere forza e ritmo nella Pronuncia. Il suo sforzo vacillò con la sillaba "tli", quando l'essenza che aveva promesso per il rituale trasudò dal suo corpo in timide stille traslucide. Fu con la sillaba "can" che, infine, l'essenza fu strappata da Szotlan e plasmata a formare un corpo nuovo tra i due celebranti.
Il nuovo essere guardò in mezzo agli stravolgimenti del cosmo, alla lotta tra i Gemelli, alla stanchezza dei suoi stessi creatori e perse subito interesse per tutto questo, perché vide Ama Nundra Mun ed essa, fino ad allora inerte, iniziò a ruotare in una danza che non si sarebbe mai più arrestata. Vani furono i tentativi degli altri Eterni di tenerli lontani. Il corpo di Tlaotlican inglobava e distorceva la natura dei Gemelli, mentre Lhé e Szotlan erano ancora troppo deboli per intervenire. Persino Ahn trovò un limite alla sua potenza, perché Tlaotlican significa "materia sussurrante".
I due amanti si unirono nell'Abbraccio e quello fu il Terzo Codice del cosmo. Il Secondo nacque insieme a Tlaotlican, il primo essere capace di amare perché venuto dall'unione sincrona di due sussurri.

Nessun commento:

Posta un commento