mercoledì 12 febbraio 2020

Sussurri della Mietitura -XIX-

Al tempo della sfida lanciata da Indh ai cieli, nessun Eterno provò sentimenti forti come quelli accumulati da X'En in quel preciso istante. Nessun Eterno, nella siderale misura della propria esistenza, neanche sommandola a quella di un altro Eterno, sarebbe mai più riuscito a produrre un risentimento tanto odioso quanto quello che X'En stava covando nei confronti dei dràna. Le viscere del Fuoco Immortale suscitarono al suo interno fiamme corrosive e lancinanti, provocandogli un dolore che solo il suo desiderio di distruzione riuscì a governare. Quando Lhé si avvicinò per sincerarsi che stesse bene, X'En ne approfittò per dilaniarlo con l'improvvisa emanazione della sua collera. Gli artigli di folgore strapparono dal corpo di Lhé numerosi brani di carne, e su di essi X'En esercitò il proprio respiro. Mentre questi informi grumi di vita si destavano, il loro creatore li raccolse senza amore nel pugno e degnandoli di un'occhiata fugace li lanciò con rabbia su Ama Nundra Mun. Fu così che vennero al mondo i precursori della fine, soldati di luce nella notte primordiale della storia, strumenti di un Eterno che per sempre rifiuterà di chiamarli figli. Gonfiando i corpi incandescenti, gli Xenwa calpestarono la terra sconfitta e la fratturarono; alte si levavano le fiamme al loro passaggio, mentre le esalazioni della pelle rovente trasformavano in polvere le fragili macchie di verde che erano sopravvissute al loro arrivo. Ogni loro passo trasfigurava i continenti e attorno a essi fecero torbido il mare, umiliandolo a muto stagno.
Gli Xenwa erano giunti a sciami di legioni, ma soltanto tre di loro potevano elevare sul resto della torma l'aura del comando. Questa triade di primi fra pari si era distinta prima ancora di ricevere il soffio di X'En, quando per la loro creazione furono usati gli organi più vitali e nobili di Lhé, anziché la sua mera carne. Per questi motivi, ciascuno di loro ebbe in dote non solo l'obbedienza di un terzo degli Xenwa, ma anche i nomi che Ahn forgiò a guisa di corone: Rasseth, Gargalos e Hieralw.

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