mercoledì 18 dicembre 2019

Sussurri della Fioritura -XI-

Da madre di una tale prole di stelle che neanche lo sforzo congiunto degli Eterni avrebbe potuto contarle, la Luce fu strozzata e ridotta a ultimo esemplare di esse, mostrandosi alla Materia come un trascurabile residuo della battaglia appena cessata, nient'altro che un granulo accecante sullo sconfinato corpo del Vuoto. Essendo quindi i tempi maturi per la capitolazione del gemello, Drà incanalò tutte le sue forze nell'atto di strangolarlo; ma più la presa si serrava, più violenti rispondevano i bagliori di Ik Ki, consumando la tenebra che vi entrava in contatto.
Dapprima confuso dalla capacità di una cosa così piccola di opporre una resistenza tanto feroce, Drà comprese poi che la fatica e il dolore fossero l'atto finale del suo trionfo e si abbandonò a entrambi, annebbiato dai fumi del potere, ubriaco di ambizione. Soffrendo dolori che solo un Eterno può patire, schiacciò Ik Ki nel pugno ustionato e con lentezza esercitò l'ultima morsa per ridurlo finalmente al nulla. Poco prima che ciò si potesse verificare, la luce dell'ormai minuscolo Gemello Luminoso si fece tanto intensa che gli Eterni furono costretti a guardare altrove per non restarne feriti e Ahn, unico in mezzo ai suoi pari, percepì da quel punto sorgere il suono di una parola, ma nel momento in cui cercò di avvertire Drà fu già troppo tardi. Un tuono scosse il cosmo e il pugno di Drà venne distrutto in un attimo, non concedendo all'Oscuro nemmeno il tempo di una qualunque reazione, fosse anche l'istinto di gridare, perché ciò che gli si era ribellato e aveva trovato fuga da un destino ormai scritto era lì davanti, e lo atterriva più del dolore. Accanto a Ik Ki dalla grandezza ripristinata, un nuovo essere torreggiava sulle tremebonde propaggini del Vuoto e le costringeva alla ritirata col furioso calore che il suo corpo sprigionava. Un suo sbuffo di rabbia scacciò il gelo dal cosmo e tutto il suo essere brulicò di saette e lapilli.
"X'En" era la parola che aveva preceduto la sua nascita e Ahn decise che sarebbe stata anche il suo nome.

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