mercoledì 11 dicembre 2019

Sussurri della Fioritura -X-

Attizzato il vanesio ardore dell'Oscurità dopo averne placato la furia, Ahn spiegò come si doveva celebrare la sua vittoria sulla Luce. Nell'ecatombe di stelle cui il cosmo assisteva impotente, Ahn ne scelse una che stava spegnendosi e la plasmò fino a ricavarne il Raama Toi, "ventre dell'abisso", calice in cui il suono che l'aveva plasmato faticava a tenere assieme le impronte dei Gemelli di cui era composto. Il Raama Toi era fonte eterna dell'attrito straziante in esso contenuto, sorgente continua di suoni e voci, unica emanazione di una Materia bastarda che non avrebbe avuto famiglia. In virtù della sua natura fu da tutti gli Eterni riconosciuto come Abominio, e la semplicità di quest'atto fu sufficiente a sedurre Drà, che allora scoprì di amare ciò che il cosmo abbandona. Prima che i suoi gelidi artigli arrivassero a ghermire il Raama Toi, però, Ahn disse che la cerimonia non era ancora completa e si rivolse a Szotlan: "Sacrificati nella misura di una stilla". Il Primo Sangue conosceva bene la natura manipolatrice dell'Eterno del Suono, ma quella era la sua moneta, così come il sacrificio era la propria. Privandosi della goccia richiesta, la fece cadere all'interno del Raama Toi, dove l'abominevole materia la corruppe. Ahn porse il calice a Drà e disse "Bevi".
Il Gemello Oscuro obbedì con veemenza famelica e sollevò il calice per lasciarsi scivolare nella pancia la goccia ormai esausta. Inghiottita dal buio, dal freddo e dall'assenza assoluta, essa emise da sola un coro di lingue ancora sconosciute che ne aggraziarono la caduta fino al tremendo fondo, dove attecchì con una legione di gangli parassiti che la nutrirono col potere che Drà aveva a sua volta predato alla Luce.

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