mercoledì 27 novembre 2019

Sussurri della Fioritura -VIII-

Insensibile alle conseguenze della sua Plasmazione perché occupato a prodursi in atti di lussuria con Ama Nundra Mun, che amava e continua ad amare sopra ogni cosa, Tlaotlican trascurò le terribili condizioni in cui Lhé e Szotlan versavano. Esanimi e derelitti, i due Eterni rantolavano nel vuoto alla ricerca di una vitalità che non sarebbe più tornata, privati perfino della forza di bisbigliare una richiesta d'aiuto a chiunque fosse in ascolto. Ma mentre il Primo Sangue trovava conforto nella sua miseria perché originata dal sacrificio, Lhé era preda di un tormento sempre più profondo, senza alcuna requie. Si convinse che restaurare a qualunque costo la propria energia non sarebbe stato un atto di puro egoismo, ma di ulteriore arricchimento di quel cosmo che gli doveva la propria vitalità, i propri Codici e le infinite opposte passioni. Strisciò allora ai confini del dominio dei Gemelli, dove il riverbero di una piccola stella faceva da membrana tra la luce e il buio. Giudicandola appetibile, assecondò i propri istinti e se la mangiò.
L'incrinarsi dell'equilibrio cosmico fu immediato. Il venir meno di una delle sue propaggini, per quanto minore in potenza rispetto a sorelle più luminose, indebolì Ik Ki nei confronti di Drà, che aveva occupato con predatoria furbizia lo spazio lasciato dalla stella, diventando più forte. Lo squilibrio di potere in favore delle tenebre spense una ad una le stelle che a turno diventavano confine tra un'ombra sempre più grande e una luce sempre più piccola.

mercoledì 20 novembre 2019

Sussurri della Fioritura -VII-

Parlandosi, le creature riconobbero che il loro costante stato di necessità, fosse di un certo spazio vitale o di un preciso nutrimento, le rendeva umili rispetto agli Eterni e quindi svantaggiate. Portarono allora a fioritura il dono che Tlaotlican aveva fatto loro e stabilirono il Quarto Codice del cosmo: la vita su Ama Nundra Mun è soggetta a Natura. In questo modo, ciò che più di tutto il resto può influenzare i nativi della Culla tra i Vuoti sono le condizioni della loro stessa nascita. Quest'atto rappresentò uno smacco per i Gemelli, perché la Natura non poteva essere spazio vitale per esseri inferiori e al tempo stesso prigione per degli Eterni come loro. I semi di un cupo risentimento sbocciarono con violenza, causando l'accecamento di alcune creature e la totale scomparsa di altre, ma durò il tempo di un respiro perché i figli di Ama Nundra Mun non portarono rancore. Il Quarto Codice serviva infatti non solo a riconoscere fragilità nella propria natura, ma anche ad accettare quella prevaricatrice e odiosa dei Gemelli. Privando questi degli strumenti morali della ritorsione, il Quarto Codice condusse il cosmo a un nuovo equilibrio.
Come atto conclusivo del consesso tenuto sulle rive del mondo, le creature concordarono sulla sacralità della loro comune ascendenza, essendo custodi dei Tre Codici da cui Ama Nundra Mun e Tlaotlican derivano, e non solo i loro prodotti fisici. Poi si dispersero per i loro boschi, le loro valli, i loro abissi, le loro caverne e i loro monti, perché il Quarto Codice era potente nel proteggerli ma imponeva costanza nella sua celebrazione. La somma delle innumerevoli lingue parlate dalle creature formò da allora la voce di Ama Nundra Mun, che a sua volta altro non è che un pulviscolo del magnifico corpo di Ahn, dove la voce degli Eterni non è diversa dal suono della più semplice pietra che rotola giù da una parete di roccia.

mercoledì 13 novembre 2019

Sussurri della Fioritura -VI-

Con i Tre Codici piantati nel solco del tempo, la Semina fu conclusa.
La forza dell'Abbraccio suscitò germogli dalla terra umida e scolpì il volto di Ama Nundra Mun, usandole la gentilezza della pioggia e il vigore delle onde schiumanti. I frutti della passione tra Materia Sussurrante e Culla tra i Vuoti sbocciarono anche grazie al patrocinio di Szotlan, che scompose una sua frazione e la distribuì equamente alla carne delle prime creature sortite dal grembo di Tlaotlican. Esse strisciarono sulle giovani coste per cercare nutrimento dalla terra o dai loro simili, poi si riprodussero riparati dalle sempre più alte fronde, o all'ombra degli antri scavati nella roccia. Venne la prima generazione di vita e i Gemelli, inorriditi del potere che la carne stava esercitando sulla Materia, concordarono una tregua per studiare questo nuovo nemico, alla ricerca di una maniera per servirsene con l'ineluttabile ripresa dell'Eterno Conflitto. Si presentarono allora alle creature con forme e suggestioni diverse e le convinsero che la luce sarebbe stata preferibile all'ombra, o viceversa, che per alcune sarebbe stato meglio volare e per altre strisciare, muoversi al riparo dell'ombra della foresta o sulle vette sempre luminose dei monti.
Preoccupata dall'influenza che gli invidiosi Gemelli stavano esercitando sull'ingenuità dei suoi figli, Ama Nundra Mun chiese al suo amato di aiutarli. Tlaotlican allora li chiamò tutti alle spiagge, ai litorali, ai golfi e alle alte scogliere e quando tutte le creature riunite prestarono attenzione ai sussurri dell'acqua, improvvisamente impararono a comunicare tra loro.

mercoledì 6 novembre 2019

Sussurri della Semina -V-

Spettrali come sussurri, le voci di Lhé e Szotlan si mescolarono nel rito della Pronuncia che Ahn aveva insegnato loro. Formarono una voce, prima ancora della parola. Obbedendo alle leggi della sincronia, secondo i precetti di Ahn, la voce creò la sillaba "Tla", che catalizzò dei due celebranti le energie necessarie all'atto della Plasmazione. Venne allora la sillaba "o", e Szotlan provò un dolore che fino a quel momento era appartenuto solo a Lhé; tale era la perfidia di quel sentimento che il Primo Sangue trascese i limiti della sua pur perfetta natura per guadagnare la concentrazione utile a non perdere forza e ritmo nella Pronuncia. Il suo sforzo vacillò con la sillaba "tli", quando l'essenza che aveva promesso per il rituale trasudò dal suo corpo in timide stille traslucide. Fu con la sillaba "can" che, infine, l'essenza fu strappata da Szotlan e plasmata a formare un corpo nuovo tra i due celebranti.
Il nuovo essere guardò in mezzo agli stravolgimenti del cosmo, alla lotta tra i Gemelli, alla stanchezza dei suoi stessi creatori e perse subito interesse per tutto questo, perché vide Ama Nundra Mun ed essa, fino ad allora inerte, iniziò a ruotare in una danza che non si sarebbe mai più arrestata. Vani furono i tentativi degli altri Eterni di tenerli lontani. Il corpo di Tlaotlican inglobava e distorceva la natura dei Gemelli, mentre Lhé e Szotlan erano ancora troppo deboli per intervenire. Persino Ahn trovò un limite alla sua potenza, perché Tlaotlican significa "materia sussurrante".
I due amanti si unirono nell'Abbraccio e quello fu il Terzo Codice del cosmo. Il Secondo nacque insieme a Tlaotlican, il primo essere capace di amare perché venuto dall'unione sincrona di due sussurri.