mercoledì 16 ottobre 2019

Sussurri della Semina -II-

Avendo pietà per il dolore del suo evocatore, Ahn ne plasmò la ferita per chiuderla ed evitare che da essa si disperdesse troppa essenza. Ahn chiamò Lhé il suo evocatore, perché significa "prima di me", e Szotlan l'essenza ormai separata dal corpo di origine e fluttuante nel piano. Sugellata e al contempo plasmata, l'essenza Szotlan fu il primo sangue versato e nel sacrificio della sua nascita si riconobbe.
Nella frazione di tempo in cui si verificavano questi eventi, la coda della nascita di Ahn continuava a creare effetti in ogni più buio recondito del cosmo: la Materia veniva divisa, rivoltata contro se stessa, e così spinta verso i gelidi e alieni vuoti del caos, inadatti a ospitarla e quindi a essa nemici, che la ferirono come tempo prima essa aveva a sua volta ferito Lhé. Da queste violenze si formarono i gemelli Ik Ki e Drà, gli antichi veli senzienti che rivelano e nascondono tutte le cose; potendo però scegliere tra tante strade per esercitare il loro potere, non soltanto ne scelsero una, ma la stessa: il conflitto.
Lhé, Ahn e Szotlan capirono che i gemelli avrebbero anelato il dominio sulla Materia perché la qualità della loro natura li aveva privati di un corpo. E così fu. Da allora fino ai giorni nostri, e per sempre, la Materia è il campo di battaglia su cui Ik Ki e Drà cercano di consumarsi. Dove vince il primo, risplendono le stelle; dove prevale l'altro, si allungano le ombre dell'assenza assoluta.

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